E’ da un bel po’ che non scrivo qui. In realtà, è da un bel po’ che non scrivo e basta. Ho sempre associato la scrittura, le parole, a un’efficace occasione di catarsi, ma non ne faccio spesso uso. La tengo per quei momenti di bisogno fisiologico che, vuoi per dolore, insicurezza, ansia, profonda gioia o slancio creativo, sopraggiunge in modo tale da non lasciarmi scampo: devo scrivere. Dunque eccomi qui su questi lidi digitali dopo due mesi di quarantena, una ritrovata libertà, novità inaspettate e due rinfrescanti e salate settimane in Sicilia per fare una di quelle cose che, ho scoperto, mi rendono libera. Non vi racconterò di come sto (anche perché ancora non l’ho ben capito, e va poi bene così), del risveglio personale e spirituale avvenuto in questi mesi, delle difficoltà affrontate con sofferenza e meraviglia e delle occasioni (non) colte, ma vorrei invece condividere con voi alcune cose che ritengo importanti e che vorrei sapeste. In questi mesi sono stata parecchio assente dai miei schermi e nonostante mi manchi l’ispirazione che ritengo necessaria per tornare a tutti gli effetti, mi manca di più interagire con voi e raccontare, raccontarmi. Ho sempre pensato che le parole fossero strumenti potenti, un ponte che ci lega, e mi piace l’idea di poterle trasformare nelle mie messaggere personali, affidare loro un pensiero che da mio diventa vostro.
Ecco dunque il mio messaggio per te
- E’ normale non sentirsi realizzati o indietro sulla propria tabella di marcia, ma quanto di questo stato emotivo è dettato dal paragone che spesso facciamo con chi ci circonda? La vita scorre seguendo tempi unicamente nostri e l’età non detta le tappe da raggiungere. Procedi al tuo ritmo.
- Non permettere alla tua sofferenza di renderti cieco al dolore altrui. Le persone, perfino i nostri amici più stretti che pensiamo di conoscere meglio di chiunque altro, si comportano spesso in maniera apparentemente incomprensibile: non ascoltano, ostentano un egoismo che non riconosciamo proprio del loro carattere, ignorano i nostri bisogni, si fanno silenziosi, distanti. Osservali senza esprimere giudizi, riconosci la loro debolezza e tendigli una mano anche se il loro comportamento ti ha ferito. Stringili forte, accompagnali, perdonali.
- Goditi l’incredibile bellezza delle piccole cose. Balla sotto le stelle in una piazza di ciottoli e trascina un amico a volteggiare con te, osserva con meraviglia il mondo che si nasconde sotto la superficie di un’acqua cristallina, concediti quel dolce che tanto desideri assaggiare, canta a sguarciagola anche se non conosci le parole di quella canzone, infila un braccio fuori dal finestrino e muovi le dita nel vento, fotografa ogni paesaggio che ti colpisce, solleva più spesso lo sguardo verso l’alto per osservare le cose da una prospettiva diversa, ridi anche di quelle cose che di solito ti imbarazzano. La vita è troppo breve per aver paura di essere completamente te stesso.
- Non cadere nella trappola delle tue aspettative, ma goditi invece la vita per quello che è in tutto il suo inaspettato e confusionario splendore.
- Scrivi di tutte quelle cose per cui sei grato, imprimile nero su bianco per poterle rileggere quando più hai bisogno, per ricordarti che sei amato, visto e compreso.
- Allena il tuo sguardo a riconoscere la gentilezza, la speranza, la tolleranza, la condivisione, l’altruismo, il sacrificio, la bellezza, il bene. Non perdere di vista i piccoli e grandi gesti: lo splendore intimo e familiare di un amico che rinuncia a qualcosa per darla proprio a te, un’attenzione speciale, un momento di sorprendente pazienza, la forza di mostrarsi vulnerabili anche e soprattutto quando è più difficile, riconoscere quando si ha commesso un errore, un amore che va oltre.
- Quando non capisci, chiedi. Non avere timore di fare la figura dell’ignorante, non c’è niente di male a non sapere. Sii invece curioso, educati, indaga, analizza, osserva. Espandi i tuoi orizzonti anche là dove pensavi di non ti saresti mai spinto, lasciati influenzare dagli altri nella misura che ti permette di crescere e migliorarti.
- Amare non è semplice facile, ma è importante farlo soprattutto quando è più difficile.
- La paura non è tua nemica, bensì una fidata messaggera. Ascoltala.
- Metterti in gioco ti farà sempre paura, soprattutto se come me soffri d’ansia e le cose che non hai mai fatto prima ti mettono agitazione. Pensi di non esserne all’altezza o di non esserne capace? Credimi, non c’è niente di più falso. Temi di fallire? E se anche fosse? Ne vale la pena? Sempre. La paura è un ostacolo solo se sei tu a renderla tale, parti lo stesso e vedi fino a dove riesci ad arrivare. Sono sicura che sarai in grado di sorprenderti.
- Potrebbe arrivare il giorno in cui quelle cose che sono per te sempre state motivo di conforto non lo siano più, anche soltanto per un breve periodo. Non temere, questa potrebbe essere l’occasione per reinventarti e per provare qualcosa di nuovo.
- Non sai che strada prendere e sai che c’è? E’ normale. Sei in crisi? E’ normale pure questo. Non devi capire tutto adesso, non devi restare al passo con chi ti circonda o arrivare dove sono arrivati quelli che sono venuti prima di te. Non devi provare niente a nessuno!
- Impara a lasciarti andare negli inevitabili flussi che sono parte della vita di tutti i giorni. Alti e bassi, calma e confusione, serenità e tristezza: niente è definito, niente è davvero bianco o nero. Le emozioni sono volatili, vanno e vengono al di là del tuo controllo.
- Circondati di persone che ti fanno stare bene, ma che riescono anche a essere per te una grande sfida. E’ confortante avere accanto persone che non solo ti comprendono ma che condividono anche la tua visione del mondo, eppure la vera crescita subentra nel momento in cui ci si confronta con qualcuno che è capace di metterci veramente alla prova. La diversità non è necessariamente un ostacolo, può anzi rivelarsi un prezioso dono.
- Metti in dubbio ciò che pensi: il tuo cervello produce una serie infinita di storie, la tua percezione è spesso fallace e non tutto ciò che pensi è vero. Quanto spesso ci perdiamo dietro a realtà che esistono soltanto nella nostra testa? Non permettere alla tua insicurezza, ansia e paura di prendere il controllo. Hai più controllo di ciò che pensi di quanto credi.
- Troverai la tua strada, è lì pronta per te anche quando pensi di esserti perso. Abbi fiducia. E prenditi un po’ meno sul serio, la vita così è decisamente più gradevole.
Mi piacerebbe poterti raccontare tutto ciò che mi ha portato a queste riflessioni, aprire una porticina sui miei ricordi e mostrarti quello che mi ha formata, nel bene e nel male, e quali sofferenze sono state i punti cardine della mia crescita e come quel dolore sia stato al contempo terribile e meraviglioso, perché la stessa cosa può inaspettatamente avere più sfaccetature di quelle che siamo disposti a vedere. Ti renderei partecipe dei miei momenti migliori, di quelli in cui ho brillato maggiormente, e anche di quelli in cui invece sono stata al mio peggio. Ti farei vedere i miei sogni e tutte quelle domande che mi frullano costantemente in testa per capire come realizzarli. Mi piacerebbe srotolare di fronte a te le mie paure e insicurezze, ma anche i miei punti di forza e quel desiderio di amore incredibilmente profondo che non so se riuscirò mai a concretizzare come vorrei, e forse va bene così. Vorrei presentarti le persone più importanti della mia vita, raccontertele e fartele conoscere come le conosco io in tutta la loro complicata bellezza, così da potergli dedicare un tributo che penso meritino. Vorrei anche farti sapere di tutte quelle volte che non mi sono sentita capita, o vista, o amata da queste stesse persone e che l’amore, come già ti dicevo, non è mai semplice e che le cose che pensi e provi spesso sono lontane da quella che è la verità. Sono sicura che anche loro si sono sentiti così almeno una volta, così come sono sicura che sia stato lo stesso anche per te. Dopotutto la stessa cosa può esserne due diverse e una non esclude necessariamente l’altra, anzi. Mi auguro che il messaggio più importante che volevo comunicarti ti sia arrivato forte e chiaro: non sei mai solo. Troverai sempre qualcuno che si sente inadeguato come te, insicuro come te, incompreso come te, bloccato come te. Abbiamo costantemente l’impressione di star vivendo noi, e noi soltanto, una sofferenza che ci appartiene e che pensiamo di non poter spartire con nessun altro, eppure non è così. Le relazioni sono un dono anche per questo.
Spero che tu abbia attorno a te qualcuno capace e desideroso di osservarti in tutto ciò che sei, anche per quegli angoli bui che tanto ti sforzi di nascondere. Spero che i tuoi amici siano pazienti di fronte alla tua insicurezza, a quelle crepe che pensi di dover rattoppare in silenzio nel buio. Spero che tu decida di aprirti con loro per mostrargli chi sei, perché non c’è niente di male nell’essersi un po’ persi per strada. Spero che tu possa volerti bene anche in questo bizzarro, complicato e doloro 2020 che ci ha messo tutti alla prova e che ti attendano nuove opportunità che ti permettano di metterti in gioco e trovare la tua strada, anche se so che la stai già percorrendo. E’ così per tutti. Spero di averti strappato un sorriso e di averti fatto sentire meno solo, per me scriverti ha avuto questo sorprendente effetto. Ti abbraccio.